Bento Box 弁当 – Dal Giappone, le monoporzioni “alla moda” per il pranzo fuori casa

Se pensavate che l’ ”Happy Meal” fosse l’ultimo grido del take away per far felici i vostri bambini, con del cibo che si accontenterebbe chiunque, ma dai valori nutrizionali piuttosto erm… discutibili…  Mamme, dovrete cambiare idea! Arrivano dal Giappone, sono belle, colorate, simpatiche, profumate e chipiùnehaepiùnemetta, ma soprattutto fanno bene ai vostri bimbi, e perché no, anche a voi.

Le Bento Box, letteralmente “scatoline convenienti”, sono una vera e propria disciplina nipponica, dilagata dapprima in Asia,  per poi approdare, anche se lentamente, a fatica, nello zainetto di qualche bambino Europeo.

Bento = Convenienza L’idea nasce nel 1185, come “pranzo fuori” dei lavoratori giapponesi, per lo più dei viaggiatori. Erano scatoline di legno preparate minuziosamente dalle loro bellissime mogli (mi piace immaginare quanto belle potessero essere le donne giapponesi del 1100). Alla base del Bento, (inteso come arte di fare Bento) oltre alla disciplina nutrizionale c’è anche quella economica. Mangiare poco, bene, lentamente e spendendo poco. Modeste confezioni, materie prime più che economiche come riso e verdure, cotti rigorosamente a vapore, confezionati con foglie di bamboo. Non a caso sono ad oggi gli articoli che vanno più a ruba in quelli che oltreoceano si chiamano Convenience Store, i nostri Discount, dove si possono trovare le monoporzioni già preconfezionate a prezzi super abbordabili. Si, ma… Così non c’è gusto! Il Bento si fa, non si compra! Continua a leggere “Bento Box 弁当 – Dal Giappone, le monoporzioni “alla moda” per il pranzo fuori casa”

Vellutata di Zucca… con Sorpresa!

Halloween si avvicina  e continuano i preparativi per la mia cena tra mostri!

Oggi ho preparato la supersquisita vellutata di Zucca!

Quindi… 400gr …cipolla bianca  tre carote .. una pat…. pat…pata…

No scusate ma mi era sembrato di vedere un’ombra qui in cucina vicino alla mia vellutata….. mah…

Dicevo quindi…. una patata e una mela… mi raccomando di tagliare tutto a cubetti in modo da… in modo… da… da…

Ma…..

Oggi mi sento strana… avrò bevuto troppo vino insieme alla zuppa… mi sembra di sentir muovere qualcosa…ma qui sono da sola e non c’è niente…

Andiamo avanti con la ricetta… niente più interruzioni! Quindi…ricapitolando…zucca, patata, mela  e carote. Ricordatevi sempre di preparare del buon rodo vegetale con il quale sfumerete la cottura della…d-d-d-e-l-l-a zu-zu-zuuuu-cc-a–a– ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

AIUTOOOOOOOOOOOOOOO! Noooooo non posso crederciiii allora non avevo le allucinazioni…..  c’era davvero qualcosa…

Oh mio dio è Leeeeiiiiii

LA PIOVRA MADA!!!! Aiutoooooooooooooooooo

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Patè di Fegatini

Questo è proprio il cavallo di battaglia della mia terra…la Toscana!

Il Patè di Fegatini di Pollo!

Da servire con bruschetta, pane da tartine o baguette. Io l’adoro con il pane HANDMADE della Strega :).. così rustico che più rustico non si puo’!  La fanno tanto lunga con questo Foie Gras… che io mi chiedo… cosa abbiamo noi di meno di loro? Noi poveri fegatini di pollo intendo… 🙂 Nulla! Siamo buoni saporiti e giustissimi per ogni occasione….

Dosi medie per circa 3 crostini a persona per 12 persone.

300gr di fegatini di pollo (togliere sempre i cuori nel caso ve li vendessero insieme)

Puliteli bene dai vari nervetti e cuoricini e sciacquateli sotto acqua fredda. Nel frattempo preparate un soffritto con 120gr di burro e tre cipolle bianche. Salate (poco perchè useremo anche i capperi che sono già salati) e pepate. Aggiungete i fegatini e mentre fate rosolare aggiungete 3 abbonanti cucchiai di capperi sott’aceto.  Sfumate con un bicchiere di vino bianco  e abbondante acqua.

Tanti usano le spezie più improbabili per insaporire questo piatto. Io non ne uso nessuna, se non del pepe nero e due foglie di alloro giusto a fine cottura quando il Patè è in fase “riposo”.

Quando vedete i fegatini che si spappolano e perdono di consistenza è il momento di spegnere i fornelli. Il tempo ideale di cottura è di circa 40 min.

A fine cottura passate tutto con il Minipimer fino a raggiungere la consistenza desiderata. Aggiustate di sale e aggiungete ancora un cucchiaio di capperi interi.

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Vellutata di Zucca

E’ con gran piacere che vi presento uno dei miei piatti preferiti in assoluto…. Ottobre…Autunno…. Vellutata di Zucca! L’ho cucinata oggi per la prima volta dallo scorso anno…

Giornata ideale!…. Fuori piove,  c’è nebbia, fa freddo, ma sopratutto c’è una cosa che per me è un po’ magica. L’ aspetto ogni anno e non vedo l’ora che arrivi quel momento…. l’odore dei camini accesi! Tutti sanno che sono “maniaca” degli odori e che, qualcuno in particolare fa profondamente parte di me e della mia vita…. ecco, questo è il numero 1 della lista ! Non c’è cosa che fa più CASA di questo odore …  del silenzio fuori che lo accompagna, del freddo e della nebbia che si unisce al fumo dei camini… Ahhhhhh… quasi quasi comincio a pensare a Natale… no vabbè dai… mi fermo! 🙂

Non potevo non pensare a “lei” per questo pranzo domenicale un po’ freddino dove quasi quasi accendo il riscaldamento… perchè NO, io il camino NON CE L’HO!!!!….ma no dai… facciamoci una bella vellutata e riscaldiamoci con quella!
Zucca…. ne ho la casa piena! Si avvicina Halloween … Da buona strega devo creare un po’ di atmosfera no? In realtà mi sto preparando all’evento da Agosto… ecco si..come sempre corro troppo con la fantasia… 🙂

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Scherzetto o Ovetto?

Procedono le prove generali per la cena di Halloween che prevedo finirà per essere più un film horror che una cena…. Comuqnue… oggi prova con le uova! In ordine di apparizione… MOSTROVETTO!

Un piccolo cucciolo d’uovo che vagava in giro per la cucina tra uno scaffale e l’altro e che improvvisamente è finito negli stretti ingranaggi dello spremiagrumi facendo la peggiore delle fini che un ovetto possa fare…… CRACK!!!!

Poi abbiamo GHOSTOVINO l’ovetto Fantasma…

Lui vagherà per la casa sbattendo catene muovendo tende e tirando i piedi a me a Pisquy (no forse quelli di Pisquy no….. :)) … MA solo fino al 31/10 alle ore 22.00 …. si perchè dopo sarà ospite d’onore ad una cena di Halloween molto VIP e allora ci lascerà liberi! Alè!

Dopodichè abbiamo uno SCREAM-OVETTO

…impaurito a morte da un presenza inquietante…. Ciupy.!! Il gatto della strega!

Ciupy deriva da Ciupino che deriva da verbo ciupare che nel boschetto della mia fantasia significa ciucciare…. infatti lui CIUCCIA! Ciuccia tutto quello che trova… non lo mangia eh… lo ciuccia! Infatti secondo voi che fine hanno fatto gli scarti degli ovetti che mi sono serviti come decorazioni? Ciupati!

Anche lui, da buon fedele gattaccio rosso della strega cattiva (anche se in realtà sembra birba di garagamella maquellaèunaltrastoria), sente molto l’atmosfera Halloweeniana… sarà per questo che in questi giorni non mi si stacca di dosso e ogni “avanzetto” è suo! Ecco perchè a  Screamovetto glie è preso un colpo  quando se lo è visto zompare addosso! Tagliate un oliva nera a fettine piccine piccine per occhi e bocca.. e procuratevi un gattaccio affamato…senza il quale ovviamente, il risultato non sarebbe lo stesso! 😀

E poi lui! Il RE degli ovetti halloweeniani! Anizi il Conte! Il CONTEDRA-CULOVETTO (erm..no..non è una parolaccia qui siamo in babyFood eh!!!!)

Concentrato di pomodoro in tubetto per gli occhi e chiodi di garofano per la bocca! E tadààà ecco il Draculovetto pronto a svolazzare in cerca di anime pure! (Questo fa paura davvero :|)

Insomma…tanto perchè alla fine un discorso di senso compiuto prima o poi in questo posto lo dovrò fare adesso vi racconto la ricetta delle uova ripiene della mia amica Nadia che di solito per una cena per dieci persone ne fa 60….e NON bastano mai!

Questi ovetti faranno da decorazione al vassoio di uova ripiene che servirò sicuramente come antipasto e più precisamente:

Bollite le uova…. mi spiace da morire non ricordare il nome di un blogger che mi disse che il tempo esatto per ottenere l’uovo sodo perfetto è di 6 minuti e 21 secondi! AVEVA RAGIONE! Chiunque tu sia…. semmai tu passassi di quà…grazie!!!!!

Una volta bollite le uova…. raffreddatele sotto l’acqua fredda – non buttate via l’acqua in cui avete bollito le uova una volta raffreddata sarà un ottimo fertilizzante per le piante …  funziona! il mio gelsomino vive di solo acqua di uova –  questo non c’entrava un cavolo ma è un consiglino che fa fine e non impegna!

Sbucciate le uova sotto acqua fredda corrente… o almeno io faccio sempre così! Con la perfetta bollitura a 6min e 21 sec il guscio verrà via quasi da sè. Dividete l’uovo in due verticalmente e riponete tutti i tuorli in una ciotolina che vi sarete precedentemente procurati (cavolo sembro quasi professional) 😛

Siete pronti per quella che Pisquy chiamerebbe “‘na schifezza”??? Oh Yes… Maionese! Abbondare grazie! Amalgamate i tuorli con maionese, tonno, erba cipollina, pepe, sale, succo di mezzo spicchio di aglio, un filo d’olio e peperoncino macinato a piacimento. Fate una bella pappina densa ma non troppo! Con un cucchiaio riempite le cavità della metà dell’uovo…. Mi raccomando di ripulire bene il “bianco” dai residui di tuorlo e da varie e eventuali macchie… deve essere bianco limpido e il ripieno deve risaltare! Ma lo sapevate già…chevvelodicoaffà!!!! 😛

Per le dosi calcolate circa 6 uova a testa! FORSE basteranno 🙂 …. scherzi a parte cercate di farne sempre qualcuno un più perché sono veramente peggio delle ciliegie…

Il Pollo KFC delle CooKing Girls

Vi presento le CooKing Girls! Non c’è niente di più bello del barattare ricettine con altre foodblogger! Queste ragazze hanno avuto un’idea a mio parere carinissima…. quello di raccogliere ricette di appassionate blogger e crearne una specie di magazine on line.
Oggi ci propongono un piatto che oltre che nel cuore ho spesso nella pancia 😛 Il pollo fritto…. ma non un comune pollo fritto… il mitico KFC!
Quindi..ricapitolando… care Cooing Girls… in ordine…. fate un salto su http://cookin-girls.blogspot.it/p/secondi.html  dopodichè provate questa magnifica ricettina…. e infine… ABBUFFATEVI allegramente e senza sensi di colpa!!!  Massssssì ogni tanto un bel frittino al fegato gli fa anche bene…. 🙂

Kentucky Fried Chicken

Il Pollo KFC del  famosissimo fast food a base di pollo del simpatico colonnello con i capelli e baffi bianchi è presente in tutto il mondo, ma la vera ricetta è ovviamente top secret.
Noi abbiamo provato a rivisitarla e vi assicuriamo che è venuta davvero bene…è da provare, credeteci! 😉
Ingredienti
farina qb
acqua qb
2 uova
8 cosce di pollo
pepe, sale, paprika dolce
olio di semi
cereali corn flakes

In una ciotolona mettete le uova, il sale, il pepe, un po’ di paprika dolce ed infine la farina e l’acqua impastando tutto con cura in modo da creare una specie di pastella senza grumini ma che non sia neanche troppo liquida. Le dosi dell’acqua e della farina le dovrete fare a occhio, in modo che la consistenza della pastella sia una via di mezzo tra liquida e densa.

Prendete le cosce di pollo (io le ho private di osso così si sono cotte prima) e immergetele due volte nella pastella e poi nei corn flakes che avrete precedentemente schiacciato con le mani. Infine immergetele in una pentola dove avrete portato a bollore l’olio di semi (mettetene tanto perché più il pollo sarà coperto e più il fritto sarà leggero) ed iniziate a friggere. A cottura ultimata (se non siete certe che il pollo sia cotto potrete taglierne un pezzettino) fate asciugare su carta assorbente.
Il vostro home made KFC sarà croccantissimo e moooooolto simile a quello del simpatico colonnello.
I recapiti di CookinGirls sono:
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Kentucky Fried Chicken…. qualche cenno storico da WiKipedia

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
 La ricetta della sua specialità, il pollo fritto, è tenuta segreta sin dalla sua creazione. Dovrebbe essere costituita da 11 erbe e aromi. La sola cosa che viene indicata dal creatore della catena e della ricetta è l’aver utilizzato “una pala per scavare un tunnel nella farina ed avere precedentemente mescolato le erbe e gli aromi”. Venne acquistata negli anni settanta dalla Pepsi Cola e attualmente fa parte del gruppo Yum! come anche Pizza Hut.

KFC, acronimo di Kentucky Fried Chicken (in italiano: Pollo Fritto del Kentucky) è una catena statunitense di fast food.

Nato e cresciuto subito fuori Henryville, in Indiana, il 9 settembre del 1890, Harland Sanders intraprese in gioventù diverse professioni: manovale in una fattoria, autista di tram, soldato dell’esercito a Cuba, aiutante di fabbro ferraio, assicuratore, e operatore di stazione di servizio per la Standard Oil.diffusione a livello mondiale di KFC

Nel mezzo della Grande depressione, nel 1930, aprì il suo primo ristorante in una stazione di rifornimento benzina a Corbin, in Kentucky. Sanders era benzinaio, capo cuoco e cassiere e chiamò la zona pranzo “Sanders Court & Café”. Questa ebbe un successo tale che nel 1936 il Governatore del Kentucky Ruby Laffoon concesse a Sanders il titolo di Colonnello del Kentucky come riconoscimento del suo contributo alla cucina dello Stato. L’anno seguente The Sanders Court & Café ampliò il ristorante fino a 142 posti a sedere e aggiunse un motel sulla strada. Nel 1939 la Sanders Court & Café appare per la prima volta nella rivista di cucina “Adventures in Good Eating” di Duncan Hines. Quell’anno un incendio distrusse la Sanders Court & Café, che fu immediatamente ricostruita e riaperta.

La prima ricetta di pollo fritto prevedeva una cottura di trenta minuti in una casseruola di ferro, operazione troppo lunga per un fast food. In seguito Sanders modificò il processo di cottura per il suo pollo utilizzando una frittura a pressione, riducendo sensibilmente il tempo di cottura. Nel 1940 Sanders elaborò quella che è conosciuta come la sua ricetta originale (il manoscritto originale è conservato presso la sede della KFC a Louisville, in Kentucky e sorvegliata strettamente). Nel 1949 Sanders sposò Claudia Price.

La Sanders Court & Café generalmente serviva viaggiatori, spesso quelli diretti in Florida, così quando negli anni Cinquanta fu progettata la strada che sarebbe diventata la Interstate 75 aggirando Corbin, Sanders vendette le sue proprietà. Il giorno stesso ricevette il suo primo assegno di indennità di disoccupazione di $105. Dopo aver pagato i suoi debiti era virtualmente in bancarotta. Nel 1952 cominciò a viaggiare città per città lungo gli Stati Uniti a vendere il suo pollo ai proprietari di ristoranti. Il primo a stipulare un contratto franchise con il Colonnello fu nel 1952 Pete Barman a Salt Lake City, in Utah.

Il contratto prevedeva il pagamento di un nichelino (5 cents) a Sanders per ogni pollo venduto. Nel 1964 il Kentucky Fried Chicken era già stato venduto in oltre 600 punti di vendita franchising sia negli Stati Uniti sia in Canada, e nel primo ristorante oltremare in Inghilterra. Quell’anno Sanders vendette tutti i suoi interessi nella compagnia per 2 milioni di dollari a un gruppo di investitori capitanati da John Y. Brown Jr., futuro governatore del Kentucky. Il Colonnello rimase uno dei frontman della compagnia. Nel 1966 la Kentucky Fried Chicken Corporation diventò una public company e tre anni dopo fu inserita nelle liste della New York Stock Exchange. Più di 3500 franchise e ristoranti di proprietà fanno parte di un’operazione globale quando Heublein Inc. acquista la KFC Corporation nel 1971. Il 16 dicembre 1980 il Colonnello Harland Sanders muore di leucemia.

Nel 1982 la Kentucky Fried Chicken divenne una sussidiaria della R.J. Reynolds Industries, Inc. (ora RJR Nabisco, Inc.) quando la Heublein, Inc. fu acquisita da Reynolds. Nel 1986 la PepsiCo, Inc. acquista KFC dalla RJR Nabisco, Inc. Nel 1997 la PepsiCo, Inc. annuncia lo spin-off dei suoi ristoranti fast-food – KFC, Taco Bell and Pizza Hut – nella Tricon Global Restaurants, Inc., la più grande compagnia di ristoranti a livello mondiale, che nel 2002 cambia nome in YUM! Brands, Inc (comprendente i ristoranti KFC, A&W All-American Food Restaurants, Long John Silvers, Pizza Hut e Taco Bell).

Oggi la catena KFC è diffusa in più di 80 paesi al mondo, in circa 13.000 ristoranti. Ogni giorno circa 8 milioni di persone mangiano in uno di questi ristoranti. In Svizzera non sono presenti ristoranti della catena. In Italia vi sono soltanto due ristoranti KFC ma sono all’interno di due basi militari; per la precisione uno nella Naval Air Station Sigonella in Sicilia, e l’altro presso il US Navy Support Site di Gricignano in Campania e sono accessibili solo ai militari e agli addetti ai lavori.

Mini Mozzarelle in Carrozza

Avete presente il pane da tramezzino! Quello bianco, quadrato e senza crosticina? Ecco esatto quello!!! Tagliatele ogni fetta in 4, a croce e ricavate quadratini come questi! Una fettina di mozzarella e una foglia di basilico tra due quadratini e pressate sui bordi per chiudere a pacchettino. Questo tipo di pane è molto morbido, aderirà subito! Una passatina in un uovo sbattuto con sale e pepe, e una nel pan grattato! Friggetele fino a doratura!!! Salatele qb. Posso assicurare velocissime da fare e squisite!!!

L’ Estate sta finendo….

In realtà è già finita da qualche giorno…e… a me proprio non va giù!!! 😦

Al supermercato… castagne…valanghe di castagne, tonnellate di castagne…. castagne=autunno/freddo/inverno/giornate tristi e lunghe, e….  io oddddioooo le castagne. Stasera presa dalla malinconia,  sono stata sopraffatta  da un’insana voglia di frutta.

Mi sono immersa in uno smoothie decisamente rinfrescante, poco autunnale ma si… kissenefrega, e direi parecchio estivo!!!! Kiwi ma….. con una spruzzatina di cannella….  uso spesso la cannella nei dolci… i dolci li faccio d’inverno, o comunque quando non sudo solo al pensiero di dover accendere il forno… quindi diciamo che sono stata abbastanza coerente con la stagione… nonostante le voglie pazze! 😛

 

Ciao Estate…..Benvenuto Autunno

 

Pollo alla Messicana

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Premettendo che in famiglia siamo tutti dei gran mangiatori di pollo (a tradimento)…. Questo ē il piatto che mi tocca cucinare almeno una volta a settimana…. Io lo chiamo il pollo dei coraggiosi!!!!! Il piú coraggioso ė sicuramente Pisquy…e non solo per il peperoncino 🙂
Vi piace il piccanteeeee??? ma quanto piccante? Da uno a dieci….qui siamo a quota 8 il che ė grave :P!!!! Allora se vi sentite coraggiosi….. Pollo! In quarti, sovraccoscie, oppure come faccio io…petto di pollo a dadini (2 petti di pollo)… Come preferite!!!! Abbondante Olio in padella, due belle cipolle rosse (belle grossotte), altrimenti anche 3!!!!fate rosolare bene, salate e pepate con del buon pepe nero macinato fresco, e un cucchiaio abbondante di curry…. Non esagerate eh!!! Questo ė il pollo alla messicana non al curry!!!!! (Disse quella che mangerebbe pollo al curry  anche mentre scrive la ricetta di quello alla messicana)!!!!!….. In effetti il curry c’entra poco con il messico ma serve….serve sempre!!!! Concentrato di pomodoro….circa metā dei tubetti standard….. Amalgamate bene! Aggiungete il pollo, precedentemente salato e pepato e marinato in soia salata e prezzemolo per almeno 3 ore .. Fate rosolare bene…… Rrrrrrosolare bene. Sfumate solo con acqua calda salata!!!!! Peperoni… Mezzo giallo, mezzo verde e uni rosso!! Tagliateli a quadratini di circa 2×2. Amalgamate bene!!! Adesso tocca a lui….al peperoncino…. Come e quanto ne volete… Ricordatevi che è il pollo alla Messicana e non quello della nonna!!!! Fate cuocere per un’oretta abbondate, a fine cottura, aggiungete il colpo di grazia di questo piatto. Fagioli rossi, a volontà, e mi raccomando non scolate il sughino….tutto dentro!!!!!! I fagioli sono già cotti, fateli solo riscaldare con il pollo. Concludete con una spolveratina di prezzemolo fresco. Io lo servo su una base di semplice piadina riscaldata….. E’ delizioso!!!

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