Ho la febbre, sfoglio Instagram, rubo cioccolata, e faccio la Panna Cotta

Quando si suol dire non tutto il male vien per nuocere… Sono chiusa in casa da una settimana con l’influenza, una settimana letteralmente passata su Instagram. Sono utente ormai da tre anni, da quando ne parlavo agli amici ed era ancora il periodo…”Instacheee?”.
Non sono mai stata antisocial (network), anzi, sempre stata piuttosto PRO, nonostante chi mi conosce bene conosca anche i miei limiti di tolleranza in tal senso. Odio l’abuso e il disuso della comunicazione, e toglierei volentieri il diritto al verbo a diversi elementi che orbitano tra i miei follower/amiciFB e quant’altro, ma purtroppo, si sa, il dover subire fa parte del gioco dell’essere SOCIAL. Sarà per questo che amo alla follia Instagram. Espressione allo stato puro e senza parole. Con Instagram mi concedo l’illusione che anche il peggio del peggio, anche il re degli stronzi, abbia un’anima e riesca a trasmetterlo tramite una foto, che magari gli è anche venuta bene.
In questi giorni sono “inciampata” in veri e propri capolavori della fotografia. La cosa che più mi fa impazzire è che nessuno è professionista, salvo rari casi, e certe foto non puoi non vederle. Cioè…vanno viste per forza, non si puo’ non ammirare tali capolavori. E non mi riferisco a un tipo di fotografia in particolare, apprezzo veramente di tutto, dal food ai paesaggi, vignette etc… (tranne i postoprodotti). I profili che seguo di più in assoluto sono quelli CONCEPT, o “a tema” che dir si voglia. Quelli che ti raccontano una storia istante dopo istante. Adoro.
Stamattina sono incappata nel profilo di una ragazza parigina che… ok ok…mi fermo altrimenti mi faccio prendere la mano e non finisco più quando in realtà sono qui perchè ho voglia di raccontarvi che cosa grassissima/caloricissima/buonissima mi sono inventata per merenda. 🙂

Sappiate comunque che ho intenzione di creare una rubrica sul blog dedicata ai profili Instagram secondo me da seguire asssolutissimisssimisssimamente! Il FOLLOW non puo’ bastare in alcuni casi. Sembra una minaccia…ma non lo è 😉

Il problema di ammalarsi quando si è soli a casa merita secondo la vetta nella classifica delle cose più irritanti che possono accadere ad un essere umano single. Noia a parte, crisi di nervi a parte, Barbara D’Urso a parte (che ho scoperto non essere una leggenda ma ‘sta tipa esiste davvero), la cosa grave rimane … la spesa! Odio farmi fare la spesa dagli altri. Ho bisogno di vedere e di scegliere e di toccare con mano, quindi preferisco fare con quello che ho. Quando ho la febbre mi risento un po’ bambina…e adoro cenare con caffèlatte, e pane abbrustolito (si..si dice così, prima di scriverlo ho cercato su google, quindi se non capite googlate pure che vi si apre un mondo ;)) con burro e marmellata. A ‘na certa però, come direbbe la mia cara amica Helga de Roma, ti verrebbe anche voglia di una bella rosticciana con patate arrosto, ma siccome il tuo frigorifero risuona l’eco della Val Gardena, e siccome che il il pane, come il burro e la marmellata a un certo punto finiscono…. qualcosa avrai pure da inventarti!!!!???

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Ieri sera trovo una confezione di panna fresca che avevo comprato per fare la torta di zucca ad Halloween, ma che alla fine non ho mai fatto, #nonsapremomaiperchè, (boh), e scadeva proprio ieri… e penso… Panna, zucchero… colla di pesce ne ho una scorta in stile casomai venisse la guerra, bacca di vaniglia celo… ok! Vado di panna cotta!

Adoro le cose veloci…. amo le ricette veloci, e la panna cotta è davvero velocissima

° 10gr circa (4 foglietti) di colla di pesce immergeteli in un recipiente con dell’acqua fredda per ammorbidirli, nel frattempo prendete…

° 500ml di panna fresca liquida. Mettetela in un pentolino a fuoco lento con

° una bacca di vaniglia incisa

° 150gr di Zucchero

Amalgamate bene fino a sciogliere lo zucchero, appena raggiungete l’ebollizione spegnete il fuoco. Aggiungete la colla di pesce, mescolate bene il tutto fino ad ottenere una consistenza omogenea. Lasciate riposare 10 minuti.
Rimuovete la bacca di vaniglia, e versate direttamente nei pirottini. Io uso quelli monouso in alluminio, ma sono ideali anche i coppapasta di varie altezze e misure. Io ho usato propio il classic della panna cotta, per una questione di semplicità. Si estraggano perfettamente, basta strappare l’alluminio ai bordi superiori e vedrete che la panna si staccherà da sè. Le prozioni che vi ho indicato sono per 6 pirottini.
Appena raffreddata, mettetela in frigo per almeno 6 ore.

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E stamattina è arrivato il vero grosso problema. Ho tolto la panna cotta dal frigo, estratta perfettamente dai pirottini e impiattata e… e ora che ci “appiccico” sopra?! Quando dico frigo vuoto…intendo frigo vuoto, tranne le acciughe marinate che direi proprio bene bene non ci stanno… e un tubetto di marmellata finito strizzato peggio del dentifricio. HOUSTON WE HAVE A PROBLEM!
Ho cominciato a girare per casa piuttosto crucciata, quando mi affaccio alla finestra e scorgo nonno a fare la sua passeggiatina quotidiana sotto casa. E quando si dice Carpe Diem…. :), improvvisamente il mondo mi sorride…

Nonno ha da SEMPRE l’abitudine di tenere in casa le cioccolate della Kinder da mollare ai bambini, rigorosamente di nascosto ai genitori. Direte voi, quali bambini!? Beh, bambini, di vario genere forma e colore, che siano i bimbi di parenti che vengono in visita, di amici, o i “bambiniurlanti” del condominio in cui abitiamo, che orami, sapendolo, quando lo vedono a passeggio gli girano intorno come piccole Yene.
Anche quando esce, è più probabile che si dimentichi la dentiera piuttosto che la cioccolata per i bambini.

Vedo la bambina della mia vicina di casa, quella più urlante di tutte per intendersi…  che si avvicina al nonno con la bicicletta, gli dice qualcosa con aria da furbetta, gli sorride, nonno fa il gesto di infilare la mano nella tasca del cappotto, con il fare degno del più losco spacciatore di barrette di cioccolata…la bambina capisce, sbandiera un sorriso a 128 denti, allunga la mano e…. NONNNNOOOOOOO… mi sono catapultata in strada in vestaglia, pantofole, capelli in aria e febbre.  La piccola mi ha guardata lanciandomi un’anatema che mi costerà 18 anni di sfiga, lo so, ma me ne frego! Ho agguantato al volo i due Kinder Cerali che nonno aveva già in mano, e mentre perplesso non capiva bene cosa stesse succedendo, gli ho urlato GRAZIE NONNNNOOO e sono riscappata in casa. Sono cattiva lo so, Strega mica per caso, ma era per una giusta causa. Posso garantirvi che i Kinder Cereali sono finiti, sciolti, sulla mia panna cotta, sicuramente non nelle fauci della ragazzina.
Io AMO il Kinder cereali! Per me è un istituzione!  Per me è LA CIOCCOLATA per antonomasia! Non poteva andarmi meglio!!!! Li ho sciolti nel microonde e poi adagiati sul top della panna cotta. Meravigliosi! Meravigliosi con la cioccolata calda, ma se volete qualcosa di ancora più meraviglioso, rimettetela in frigo, fate risolidificare la cioccolata con il riso soffiato, e ottenete una versione “crunchy”, se volete ancora più sfiziosa.

La febbre si è abbassata, continuo a sfogliare Instagram, mentre ascolto per la prima volta i The Kolors… che trovo per niente male. Ma questa è un’alta storia…

Dovevo farmi perdonare da nonno in qualche modo però…. e allora diciamo che…questa merenda, è andata a finire così 😉

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Enjoy

Dedico sempre ogni mia ricetta ad una persona importante della mia vita.
Questa la dedico alla mia Beatrice in onore degli innumerevoli Kinder cereali fatti fuori tra una chiacchiera e l’altra

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24 risposte a "Ho la febbre, sfoglio Instagram, rubo cioccolata, e faccio la Panna Cotta"

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  1. Ciao, arrivo ora dal blog di Chiara, è un vero piacere fare la tua conoscenza e quella del tuo blog. La tua ricetta è un vero spettacolo ; la foto del nonno parla da sola, ha gradito il tuo pensiero . Un saluto, Daniela.

  2. Beh sei riuscita a tirar fuori una vera coccola, non solo per te anche per tuo nonno.
    Mi hai fatto sorridere quando ho letto che hai agguantato dalle mani di tuo nonno i kinder ai cereali diretti alla bambina.

  3. Bè se il nonno ha fatto fuori il dolce allora si è certi che la ricetta è buona!!! Piacere di conoscerti Jessica… arrivo direttamente dal blogdi Chiara.. 😀 baci baxi

  4. Anch’io sto a letto ammalata con un brutto raffreddore
    e ti ho trovato tramite Chiara. Buonissimo questo piatto e beato a tuo nonno!

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