“Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse.
Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide.
Per altri non sono che delle piccole luci.
Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi.
Per il mio uomo d’affari erano dell’oro.
Ma tutte queste stelle stanno zitte.
Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha…”
“Che cosa vuoi dire?”
“Quando tu guarderai il cielo, la notte,
visto che io abitero’ in una di esse,
visto che io ridero’ in una di esse,
allora sara’ per te come se tutte le stelle ridessero.
Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!”
E rise ancora.
“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre),
sarai contento di avermi conosciuto.
Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.
E aprirai a volte la finestra, cosi’, per il piacere…
E i tuoi amici saranno stupiti di vederti
ridere guardando il cielo.
Il Piccolo Principe
Adoro guardare dall’alto verso il basso. Adoro guardare la città dalla cima di una collina, dove tutto sembra più piccolo e lontano. Mi fa sentire più forte, estranea, quasi irraggiungibile. Protetta. Al sicuro.
Una delle mie citazioni preferite dice
Bisogna sempre puntare alla luna. Mal che vada, si è comunque arrivati tra alle stelle.
Alek Wek – La ragazza del Villaggio Dinka
Adoro guadare in alto. Mi piace guardare la Luna, la cerco sempre. Amo ammirare le stelle. Sono l’unica cosa che vale la pena guardare dal basso. Cerco sempre la più luminosa e so che è lei. Le stelle sono luce, sono buon auspicio, e sono le uniche che ti permettono di capire cosa veramente vorresti. Allora esprimi un desiderio. E ci speri. Ci speri davvero. Ci si fida sempre delle stelle.
Comincio questo 2016 con la voglia e la speranza di riuscire a fare una cosa ben precisa nel nuovo anno. Aggiustar”mi” le cose. A mio favore, solo e soltanto seguendo la mia volontà. E non più quella degli altri. Sento di averlo fatto troppo, per troppi e per troppo tempo.
E allora mi rigiro anche le stelle…. e me le guardo dall’alto verso il basso. Sono piccole e le sposto come voglio io. Ho il mio mondo, il mio sole, la mia terra, la mia vita, e delle preziose stelline che mi orbitano intorno. Cosa volere di più?
Ho scoperto che bastano poche lucine per cambiare le cose, le cose un pò più grigie. Con la luce tutto cambia aspetto, cambia sapore, cambia senso. Se basta così poco allora… cosa serve per scegliere di illuminare sempre la propria vita?
Per Aspera ad Astra
attraverso le asperità, le stelle
Me lo chiedo spesso ma non altrettanto spesso trovo una risposta che mi vada a genio. E allora me la invento. Perchè in fondo a un certo punto si può scegliere di crederci. La chiamano libertà.
Questa torta io la chiamerò “Luce di Stelle“. Ma voi potete chiamarla come volete. E’ una torta a tema libero.(*) Liberi di scegliere. Liberi di farci ciò che volete. Nessun ingrediente, nessuna ricetta, nessuna regola. Siate liberi di sentirvi liberi. Cosa c’è di più importante della libertà? Cosa c’è di più libero delle stelle?
Con l’augurio che riusciate ad illuminare la vostra vita, e a sentire veramente dentro di voi il calore della luce che avete scelto voi di sentire, e a sentire veramente la voglia di proteggervi, preservarvi ed amarvi.
Vi auguro di sentirvi al sicuro.
Buon Anno Amici!
Jessica
Proviamo a fare un esperimento. Quando smonterete il vostro albero di Natale, tra pochi giorni, prima di rimettere la scatola degli addobbi in cantina, provate ad accostare le lucine che erano sul vostro albero ad un piatto, o a un oggetto, a una persona o a qualsiasi cosa avete voglia di “illuminare”. Scattate una foto e postatela su Instagram usando l’ashtag #lamialucedistelle e se vi va taggate las3ga. Oppure inviatemela per email las3ga @ gmail . com
Proviamo a dimostrare che la luce cambia le cose. Basta solo provarci.
Ho voglia di creare un album “Gioco di Luci”da far invidia al mondo. Ma ho bisogno di voi.
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*** a grande richiesta qui trovate la mia ricetta della Torta Luce di Stelle ***
Cercavo te nelle Stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.
Primo Levi
Dedicato alla mia Stella che brilla da lontano. Dalla sua Stellina.
Jessica, ciao! Grazie di esserti iscritta al mio blog… passo di qua per conoscerti e leggo questo post, che mi ricorda tanto qualcosa che ho scritto ieri :). Che questo 2016 possa veder realizzati i tuoi “aggiustamenti”, fatti per te e te sola. Un saluto!
letto Emme…adoro il tuo blog!!!! Speriamo che gli aggiustamenti funzionino….. io ci provo!!!! Grazie di essere passata da me!
🙂 Grazie a te e… fantastica la tua cucina! Uno dei miei sogni nel cassetto è un luogo da far diventare nido, da poter arredare con calma, seguendo il mio gusto e costruendo piano piano la bellezza di cui voglio circondarmi. Piccoli pezzi di questa bellezza stanno riposando avvolti nella carta di giornale dentro scatoloni o poggiati su mensole, in attesa che il mio peregrinare si plachi e il posto si manifesti 🙂
Esattamente come ho fatto io. La pazienza paga. Sempre! Biona fortuna… In attesa del tuo nido!
ma è davvero bellissama
Grazie milleeee!