Non voglio sentir parlare di schiacciata con l’uva…. bruuuutto anche solo il nome! 😐 Questo è e ha da essere il PAN CON L’UVA…. scusate se lo grido ma si… qui a Prato in Toscana dove vivo e vegeto da sempre … si chiama così! Lo dimostra il semplice fatto che se al mio nonno gli dici nonno la vuoi un po’ di “schiacciata con l’Uva” ti risponde immediatamente e anche abbastanza alterato…. “Icchè la sarebbe la schiacchiata con l’uva??????” Il buon vecchio pan con l’uva … il suo dolce preferito (dopo il castagnaccio….) 85 anni suonati non gli bastano dal fermarsi a farne fuori una teglia da solo!
Quindi bando alle ciance …. come si chiama si chiama…. è un dolce favoloso che io faccio con l’impasto del dolce e non quello del pane (tengo a precisarlo…). Il dolce autunnale per eccellenza… quell’autunno simpatico però.. quello in cui ancora c’è il sole e metterci la giacca ci fa fatica perchè se ne puo’ fare ancora a meno…. uva … che sarà bene comprarne un bel po’ tanto metà se ne va mentre la si spippola dai grappi (o almeno io ne faccio fuori più della metà…) zucchero senza ritegno…zucchero pioggia di zucchero e anice! L’inconfondibile sapore dell’anice… l’odore dell’anice! Non mi riporta solo con la mente a quando ero bambina… mi riporta direttamente su un altro pianeta con biglietto di sola andata….
Istruzioni per il consumo…. il Pan con l’Uva lo si mangia freddo… anche il giorno dopo elo si mangia verso le 5 di pomeriggio… comodamente sdraiati su un letto di foglie ormai cadute da un bellissimo e grandissimo albero con l’ultimo solicino che ancora ci riscalda gli occhi … nel pieno silenzio di un interminabile tramonto!
Era la sua specialità… spero di averlo fatto almeno buono la metà di come lo faceva lei… sarebbe già tanto! ….
INGREDIENTI per una tegliona…. quella GROSSA DA FORNO! Praticamente ci sfamiamo tranquilli 10 nani affamati!
– 2 bicchieri di zucchero
– 2 bicchieri di latte
– 500gr di farina
– 2 bustine di lievito per dolci
– 1 Kg circa di uva nera
– semi di anice….. ABBONDATE PURE 🙂
PREPARAZIONE:
“Schiccate” tutta l’uva senza mangiarne mezza grazie….” Passate le due ore (tempo necessarie per concludere l’opera ))…
Lavate i chicchi e sgocciolateli per bene. Nel frattempo sciogliete bene con le fruste lo zucchero nel latte. Aggiungete lentamente la farina con il lievito e l’anice. Aggiungete l’uva mescolando con un mestolo rigorosamente a mano.
Disponete l’impasto sulla teglia e prima di infornare cospargete con abbondante zucchero…abbondante sta per abbondante! Non abbiate paura!! 🙂
Forno statico a 180° per 50 minuti!
Servire FREDDA!
Sembra veramente ottimo, ma per quanto si conserva?
tesoro perdonami il ritardo con cui ti rispondo… un paio di giorni in frigo di solito… baci
Ho sperimentato io stessa!
Non preoccuparti, è una ricetta ottima!
davvero?? Mi fa piacere 🙂
Io la chiamo schiacciata, invece, e la faccio con l’olio al posto del latte…ma è comunque tanto buona!!! L’importante, come dici tu, è comprare il doppio di uva rispetto a quella che serve…e chi resiste a mangiarla durante la preparazione?!
Ciao!
IO NOOOO non resisto mai 🙂 ….
Bentornata!!! FInalmente! Che bello il pan con l’uva, non lo conoscevo…di uva ne ho tanta che viene dall’orto, ma posso usare solo quella nera? Immagino che i semini vadano tolti, vero??? un bacione
carissima… uva nera si… se chiedi al tuo fruttivendolo l’uva per il pan con l’uva ha pochi semi… ma sono dell’idea che più ce ne sono e meglio è… è proprio la sua caratteristica! xxxx
sgraffigna pure tutto quello che desideri….;)
grazie mille un bacio!
Ciao Jessica! Bentortata… cioè bentornata, ma anche ben tortata va bene 😉
ben tortata va benissimo… ti scrivo la mail che ti devo da un po’ 😉
intanto…grazie!
baci
❤
Grazie, grazie, grazie per la tua ricetta, l’avevo assaggiato tanti anni fa e avrei voluto prepararlo, ma non trovavo una ricetta che gli somigliasse 🙂 proprio ieri ricordavo il sapore e il profumo del pan con l’uva, ora potro realizzarlo.
buon autunno
Sally
Grazie mille Sally…. fammi sapere come ti viene 🙂 Buon autunno a te cara…baci
lo farò con piacere, e assaggiandola sarà come stare nella tua cucina 🙂
sei la benvenuta quando vuoi! xxx
http://craftpatisserie.wordpress.com/2013/10/05/nuovi-premi-e-nuovi-amici-parte-seconda/
Un premio per te Jessica!
che spettacolo! lo faccio di sicuro in autunno appena c’è l’uva della pergola.
pensa te che dove abito io (giusto giusto vicino a dove abiti te) il pan con l’uva è una cosa diversa, tipo le scole pasquali ma senza anice…un po’ tipo il buccellato di lucca! e il tuo lo chiameremmo “schiacciata fiorentina”…che non ha senso perché, cavoli, la schiacciata è salata! 😀
Differenze a poche decine di chilometri 🙂
Vuoi la verità!? Non c’ho mai capito nulla… Mille ricette mille nomi, ingredienti, tradizioni diverse… Per questo mi affido sempre al NONNO!!! Lui ci dà sempre… Anche quando non ci dà ahhaahaa
i nonni toscani vanno sempre ascoltati 😉